Carissimi,
in questo momento di emergenza sanitaria è quanto mai indispensabile un atteggiamento di equilibrio e sana creatività pastorale, come ci richiama il recente Messaggio della CEC. Vi invito a valutare con discernimento l’opportunità, non solo giuridica, del patto di responsabilità con i genitori come occasione propizia per un discorso di alleanza educativa. Verificate pure la possibilità, in sede foraniale, di un medesimo percorso di catechesi e di quanto concerne le celebrazioni dei sacramenti (tenendo presente ilPiano Catechistico Diocesano in vigore dal 2012 e il Direttorio per i sacramenti), evitando così eccessive disuguaglianze di trattamento tra una parrocchia ed un’altra, come pure il rischio di “migrazioni” in altre comunità. Inoltre, per quanto riguarda:

La benedizione delle famiglie nelle case: è vietata per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria;
la celebrazione del Sacramento della Confermazione: perdurando la grave emergenza sanitaria, il Vescovo concede a ciascun Parroco o Amministratore parrocchiale, limitatamente ai mesi febbraio-aprile inclusi dell’anno in corso, la facoltà di amministrare il Sacramento della Confermazione nella propria comunità parrocchiale. Si ricorda che la concessione della facoltà è necessaria per la validità stessa del Sacramento (cf. CIC can. 882). Pertanto, i Parroci e gli Amministratori Parrocchiali che valuteranno necessario fissare in questi mesi nella propria Parrocchia la celebrazione del Sacramento della Confermazione, utilizzando il modello allegato, potranno richiedere al Vescovo la concessione di tale facoltà. La richiesta dovrà essere inoltrata via email all’indirizzo cancelleriacuriasalerno@gmail.com, almeno quindici giorni prima della data individuata per la celebrazione. Non verrà concessa alcuna facoltà ai Rettori di Santuari e di Rettorie. Si abbia cura di anteporre alla celebrazione della Cresima un’adeguata preparazione dei candidati;
la Comunione agli infermi nelle case: il Parroco ne valuterà l’opportunità lì dove riceva la richiesta da parte dell’infermo o di un suo congiunto. Ciascun Ministro potrà visitare periodicamente (una volta al mese) gli infermi residenti nel proprio territorio parrocchiale, uno al giorno. Si inviti ad arieggiare la camera prima e dopo la visita. Prima e dopo aver comunicato l’infermo, il Ministro si lavi accuratamente le mani con acqua e sapone o con idoneo gel a base alcolica. La comunione sia deposta solamente sulle mani dell’infermo. Qualora l’infermo abbia serie difficoltà a ricevere la Comunione sulle mani, un congiunto porga l’Ostia consacrata all’infermo affinché la possa assumere completamente. Nella stanza ci siano solamente l’infermo e un congiunto o una persona addetta alla sua cura: tutti dovranno indossare correttamente la mascherina prima dell’ingresso in casa del Ministro. Durante l’intera durata della visita il Ministro non indosserà la semplice mascherina chirurgica ma una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola. La visita durerà il meno tempo possibile e comunque non più di 7/ 10 minuti.
Profitto pure per ricordare a ciascuno di voi che gli uffici diocesani e l’equipe da me istituita per fronteggiare questo momento vi stanno accanto per accompagnarvi, sostenervi e dare suggerimenti condividendo con voi le
difficoltà e individuando semi di speranza pure presenti in questo difficile periodo.

Di cuore vi benedico.

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