Carissimi,
Vi trasmetto le Disposizioni, condivise anzitutto con i Vicari foranei, valide dal 10 marzo al 6 aprile, a
seguito anche delle nuove disposizioni governative per la Regione Campania.

LA VITA ORDINARIA DELLE PARROCCHIE

Le chiese possono rimanere aperte e si continuino a celebrare le SS. Messe con il concorso di popolo. Le celebrazioni della Liturgia delle Ore, le adorazioni eucaristiche, i rosari sono consentiti solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le Messe. È necessario che i fedeli si rechino solo nella chiesa nelle vicinanze della propria abitazione. Se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nello spostamento tra la loro abitazione e la chiesa e viceversa, dovranno esibire l’autodichiarazione in cui dichiarano
nella causale “situazione di necessità”. Gli spostamenti dei sacerdoti sono invece giustificati da “comprovate esigenze lavorative”.

Si concelebri solo in caso di vera necessità pastorale.
Sacristi, organisti e coloro che svolgono un servizio liturgico, retribuiti o volontari, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nel tragitto tra la propria abitazione e la chiesa e viceversa, potranno anch’essi esibire l’autocertificazione in cui si dichiara nella causale “comprovate esigenze lavorative”. “Sebbene il servizio liturgico non sia direttamente assimilabile a un rapporto di impiego, tale giustificazione è ritenuta valida e non saranno
applicate sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni in materia di contenimento Covid-19” (Lettera del Ministero dell’Interno al Segretario Generale della CEI del 27 marzo 2020).
Per indicazioni dettagliate si vedano i modelli di autodichiarazione allegati.
Per i cantori si preveda quanto già previsto nelle ultime normative. Si raccomanda che i lettori indossino la mascherina anche durante la proclamazione delle letture e delle intercessioni.

ALTRI SACRAMENTI

Sono sospese le celebrazioni delle Cresime e delle Prime Comunioni fino al 6 aprile.
La celebrazione dei Matrimoni è consentita solo eccezionalmente, chiedendo previa autorizzazione alla Curia e comprovando la richiesta con motivazioni di grave necessità.
La celebrazione singola del Battesimo è consentita, al di fuori della S. Messa e alla presenza dei soli padrini e dei familiari più stretti.
Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.

Le Esequie sono consentite e si celebrino solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le SS. Messe. In occasione di un funerale, possono spostarsi per raggiungere il luogo della celebrazione – superando il limite della “ragionevole vicinanza” – solamente gli stretti familiari.

Qualora un’ordinanza sindacale non faccia divieto esplicito per i defunti a causa del Covid-19, è possibile celebrarle nel rispetto delle suddette norme. Rimane consentita – e, consigliabile, qualora i parenti prossimi risultino anch’essi contagiati – una benedizione del feretro al passaggio davanti alla Chiesa o all’ingresso del cimitero, sempre alla presenza degli stretti congiunti.

La visita ai malati da parte dei Ministri è sospesa. I sacerdoti potranno rendersi disponibili solo in caso di situazioni gravi e laddove richiesti per l’amministrazione della Confessione, dell’Unzione e del Viatico. Si osservino le seguenti misure:

  • si inviterà ad arieggiare la camera prima e dopo la visita;
  • l’Unzione avverrà mediante un batuffolo di cotone o una salvietta pulita oppure bastoncini cotonati biodegradabili;
  • prima e dopo aver comunicato il malato il Ministro si laverà le mani con acqua e sapone oppure con idoneo gel a base alcolica;
  • si privilegi la comunione sulle mani;
  • nella stanza ci siano meno persone possibili;
  • durante la visita il Ministro non indosserà la semplice mascherina chirurgica ma una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola.

Rispettando le norme dell’ultimo decreto si sospendano gli incontri di catechesi in presenza dei fanciulli e dei ragazzi e si limitino – laddove le condizioni lo permettano – quelle degli adulti sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti. In zona rossa occorre evitare gli spostamenti all’interno dello stesso Comune, quindi valutare le riunioni in presenza anche rispetto a questa norma.
L’adorazione eucaristica, la Via Crucis e altre forme di devozione sono consentite secondo le modalità già previste per le celebrazioni eucaristiche. Viene esclusa ogni forma processionale.

SETTIMANA SANTA E TRIDUO PASQUALE

Il Triduo della Passione e della Risurrezione del Signore risplende al vertice dell’Anno liturgico, poiché l’opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio è stata compiuta da Cristo specialmente per mezzo del mistero pasquale, col quale, morendo, ha distrutto la nostra morte, e risorgendo, ci ha ridonato la vita.

Persistendo la grave emergenza sanitaria, si incoraggia e si esorta i pastori in cura d’anime e le loro comunità ad accogliere con disponibilità le indicazioni contenute negli Orientamenti per la Settimana Santa 2021 emanati della Conferenza Episcopale Italiana il 23 febbraio u.s., e di attuarli con fedeltà e spirito di comunione ecclesiale, anche alla luce delle seguenti precisazioni ed adattamenti.
Non è ammissibile la doppia celebrazione del Triduo pasquale, o di parte di esso, all’interno della stessa aula liturgica parrocchiale.
I Parroci esortino i propri fedeli alla partecipazione in presenza ai riti della Settimana Santa e sempre nel pieno rispetto delle norme e i protocolli vigenti. A coloro che non possono prendervi parte, in special modo gli ammalati, le persone più anziane o fragili nonché coloro che si trovano in regime di quarantena, si raccomandi di seguire le celebrazioni presiedute dall’Arcivescovo in Cattedrale attraverso i mezzi di comunicazione diocesani, o quelle presiedute dal Santo Padre.

Domenica delle Palme

La Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano (pag. 123). I ministri e i fedeli tengano nelle mani un ramo d’ulivo o di palma portato con sé dalle proprie case o fatto trovare già al posto di ogni fedele prima della S. Messa; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami (da
mano a mano) né prima né dopo la celebrazione. Nella seconda forma, sopra indicata, i fedeli già disposti nelle loro sedute nell’aula liturgica, si rivolgono verso di essi per la benedizione dei rami d’ulivo o di palma e la proclamazione del Vangelo dell’ingresso del Signore a Gerusalemme.

Dove si ritiene più opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano (pag.123) che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.

Messa Crismale

È prevista la concelebrazione dei sacerdoti per la “Messa crismale”, il mercoledì sera. Saranno più avanti fornite indicazioni più precise riguardo l’orario e modalità di accesso.

Giovedì Santo

Nella Messa vespertina della “Cena del Signore” è omessa la lavanda dei piedi. Al termine della
celebrazione si ometta, altresì, la processione. Il Santissimo Sacramento si custodisca nel tabernacolo convenientemente ornato.

L’adorazione eucaristica deve avvenire sempre nel rispetto delle norme per la pandemia e deve terminare compatibilmente con l’orario del coprifuoco che sarà in vigore. Si esortino i fedeli ad evitare assolutamente lo spostamento tra le chiese, soprattutto spiegando loro la natura di questo momento di preghiera e di adorazione del Giovedì Santo, che non consiste tanto nel peregrinare di chiesa in chiesa, ma bensì nel fermarsi in preghiera nella notte in cui Gesù Cristo istituì la Santissima Eucaristia.

Venerdì Santo

L’atto di adorazione della Santa Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione. Subito dopo colui che presiede, dopo aver baciato la Santa Croce, stando in mezzo al presbiterio davanti all’altare, invita tutti i fedeli all’adorazione, quindi per qualche istante la tiene elevata affinché essi la adorino in silenzio e in ginocchio. Terminata l’adorazione si ripone la Santa Croce al suo posto presso l’altare come indicato nel Messale
Romano (n. 21, p. 162).

La pia pratica della Via Crucis può essere celebrata solo nell’aula liturgica mentre tutti i fedeli restano nei loro posti.
Restano altresì vietate tutte le forme esterne di pietà popolare quali processioni del Gesù morto e dell’Addolorata.

Nella Preghiera universale si introduca la seguente intenzione:

Per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti.
Preghiamo per tutti i nostri fratelli e sorelle che a causa della pandemia, vivono in situazione di paura e di smarrimento. Per tutti i malati che soffrono e sperano, con la forza dello Spirito Santo, nella loro guarigione; per i tutti i nostri fratelli e sorelle morti a causa del coronavirus.
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

O Dio onnipotente ed eterno, ristoro nella fatica, sostegno nella debolezza, da Te tutte le creature ricevono esistenza, energia e vita: ti supplichiamo, liberaci dalla pandemia che ancora ci colpisce e ci flagella affinché possiamo ritornare a lodarti e ringraziarti
con cuore sereno; dona a tutti i fedeli defunti la tua luce eterna. R. Amen.

La Veglia pasquale

Sia celebrata in un orario compatibile con il coprifuoco che sarà in vigore.
Le candele possono essere consegnate ai fedeli al momento dell’ingresso in chiesa dai volontari parrocchiali i quali abbiano preventivamente disinfettato le mani e siano muniti di mascherina, avendo sempre cura di evitare gli assembramenti sul sagrato o all’ingresso della chiesa. Oppure possono essere fatte trovare ai posti assegnati, assicurandosi che non vengano passate di mano in mano. Esse dovranno essere portate con sé al termine della
celebrazione.
La benedizione del fuoco si svolge all’esterno presso l’ingresso della Chiesa, alla sola presenza del sacerdote celebrante e dei ministri, mentre tutti i fedeli restano in chiesa nei posti assegnati, rivolti verso la stessa porta.

Per la liturgia battesimale, si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali (cf. Missale Romanum). È vietata la distribuzione dell’acqua benedetta.

ORIENTAMENTI DI NATURA PASTORALE

Considerato che questo tempo ci accompagnerà ancora per molto tempo in un’altalena di aperture e chiusure oltre ad indicazioni di natura normativa mi preme invitarvi a rileggere queste norme alla luce di un contesto anche pastorale. La centralità della vita eucaristica, ad esempio, non può essere relegata ad un discorso emergenziale, ma è effettivamente la fonte ed il culmine della vita della Chiesa; la carità verso i deboli ed i sofferenti, l’attenzione alle nuove povertà, non è questione relativa soltanto all’emergenza sanitaria, ma rappresenta sempre il cuore della vita ecclesiale.

Dunque, per continuare il nostro percorso pastorale diocesano vi invito nuovamente a considerare le varie schede di lavoro che sono state elaborate in questi mesi:

  • “Il deserto fiorirà”: per una lettura sapienziale del tempo della pandemia;
  • “Stare con Gesù”: lettera ai vicari foranei del 24.01.2021: per riscoprire la centralità di Cristo e della relazione con Lui nel presbiterio e nella vita delle nostre comunità.

Sono contributi che possono essere oggetto di formazione di noi sacerdoti e dei nostri laici impegnati sia a livello foraniale che parrocchiale.

Inoltre, rispetto alla catechesi dell’Iniziazione Cristiana, si può pensare al patto di responsabilità coi genitori come ad un “patto educativo” per far sì che non ci si riduca ad un discorso di tutele legali, ma si possa orientare quell’occasione in opportunità di dialogo attivo coi genitori e la realizzazione di percorsi, anche personalizzati, di iniziazione alla fede: il rischio che si potrebbe correre è quello di “fare presto”, di “bruciare le tappe”, di “approfittare delle aperture” a discapito, però, del cammino di fede che è il vero significato dell’itinerario
dell’Iniziazione Cristiana.

In molte parrocchie insistono gruppi, movimenti ed associazioni, considerando gli spazi e i tempi sempre più ridotti, sarebbe un’esperienza auspicabile collaborare insieme, sinodalmente, per orientare tutti gli sforzi e le energie umane alla centralità dell’annuncio di Cristo morto e risorto. Come pure potrebbe essere utile – dove è possibile – la condivisione di itinerari formativi per fanciulli, giovani ed adulti a livello foraniale, orientando i contenuti e i metodi a quella che è l’iniziazione alla fede in senso catecumenale (Direttorio per la Catechesi, 240-242).

I nostri uffici pastorali – come vi ho già comunicato nella lettera del 14 gennaio – sono a vostra disposizione per accompagnarvi, valutare ed eventualmente progettare delle iniziative e dei percorsi che oggi hanno il sapore dell’emergenza, ma potrebbero anche essere un seme che ci orienta a quel rinnovamento pastorale che da tempo auspichiamo.

Vi benedico tutti con affetto.

Andrea Bellandi

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