Sì, con tutto il cuore perché è il “luogo” dell’incontro tra la nostra povertà e la sua grandezza, tra la nostra fragilità e la Misericordia, tra il niente che siamo e il tutto che è Lui.

Dobbiamo avere ben chiaro, fratelli cari, che l’imposizione delle mani non ci ha garantito
l’immunità dal peccato o ci ha assicurato la giustifica dell’“ex opere operato”, al contrario, il nostro “SI” va rinnovato ogni giorno perché lo Spirito possa configurarci a Cristo servo, consapevoli di quanto afferma Gesù nel Vangelo: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più” (Lc. 12,48).

La decisione di amare e di lasciarci amare è nostra: pena l’infedeltà al ministero.
Perciò, riguardando la nostra vita di uomini, di cristiani, di sposi, di educatori, di diaconi, di aspiranti e di prete ci chiediamo: “chi mi guarda, chi mi osserva, chi mi incontra, chi si rivolge a me… percepisce che in me si identificano “messaggio e messaggero?”. Come mi sento? L’invito è quello di “mettere in circolo il Suo amore”, che deve trasparire e traspirare in ogni relazione e in ogni situazione: senza dare nulla per scontato. Perciò utilizziamo e riscopriamo quanto ci è stato affidato: la bellezza e la potenza della preghiera; l’ascolto e la meditazione della Parola; la grazia sacramentale, da curare con il frequente “bucato
dell’anima”, la partecipazione assidua all’Eucaristia e l’incontro con il padre spirituale. Così il diacono, “l’uomo della soglia”, diventa significativo con la sua presenza perché fa incontrare “le cose degli uomini con quelle di Dio”.

Nell’augurarvi un virtuoso cammino quaresimale, personale, familiare, parrocchiale e comunitario, saluto con rinnovato affetto voi e le vostre famiglie.

Don Sabatino

L'articolo Lettera del 15.02.2024 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

La duplice chiamata, a servizio del Vangelo della Famiglia e della Carità, illuminata dalla forza della Parola e sostenuta dalla grazia della riconciliazione e dell’eucaristia e la partecipazione gioiosa e consapevole alla vita della Comunità aiutano a riscoprirci come “dono e mistero” da condividere, il valore dell’altro come diversità e ricchezza e anche la bellezza dei nostri limiti come opportunità di crescita.

Di tutto ciò ringraziamo il Signore!
Ho incontrato l’Arcivescovo, che vi saluta con grande affetto, e guardando l’agenda, ricca di
impegni per la Visita Pastorale Sinodale, mi ha dato come unico giorno possibile per il ritiro sabato 23 marzo p.v., vigilia della Domenica delle Palme, che chiuderemo con la celebrazione eucaristica.

Prendete subito nota, scriverò ai parroci, che sapranno del vostro impegno improrogabile.
Intanto vi comunico che ci vedremo, come da calendario, per l’incontro formativo sabato 3
febbraio p.v., presso la parrocchia di S. Gregorio VII in Battipaglia.

Ci regoleremo così:

• Ore 16,00 Ci accoglierà il parroco, don Michele Olivieri, che ci darà il suo saluto.
• Ore 16,30 Celebreremo i Vespri.
• Ore 17,00 pausa caffè – Foto di gruppo.
• Ore 17,15 Introduzione del Delegato arcivescovile
• Ore 17,30 Mons. Gaetano De Simone ci presenterà gli “Aspetti canonistici del ministerodiaconale” anche alla luce del diritto universale
• Ore 18,15 Seguiranno gli interventi in assemblea.
• Ore 19,00 Comunicazioni del Delegato, Preghiera conclusiva e saluti.

Vi chiedo di accordarvi per venire con poche macchine e a parcheggiare nelle strade adiacenti, per non occupare gli spazi dell’Oratorio, considerato che è l’orario del catechismo.

Nel salutare tutti e ciascuno di voi con grande affetto, benedico voi e le vostre famiglie, augurandovi ogni bene nel Signore.

Don Sabatino

L'articolo Lettera del 23.01.2024 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

La relazione sarà affidata a S. E. Mons. Gennaro Pascarella, vescovo emerito di Pozzuoli e
Ischia, che ci farà giungere una pista di lavoro che vedrà i diaconi proiettarsi nel prossimo futuro come gli uomini della soglia e della profezia artefici del cammino sinodale nelle singole Chiese della Campania.

La presentazione dei lavori e le direttive pastorali unitarie chiuderanno l’incontro. Questo in linea di massima quanto andremo a vivere. Intanto mi preme riproporre, specie a quanti furono assenti, la domanda sulla quale tutti siete chiamati a meditare, rispondere per iscritto, consegnarmela e a farne oggetto di condivisione e di impegno quando ci vedremo nelle singole foranie.

Se è vero che ci stiamo impegnando nel dare un nuovo volto alla Comunità e vogliamo
vivere sul serio il Sinodo, è giusto che ci mettiamo la faccia.

La domanda: “Chiamato a fare la mia parte per dare vita ad una Comunità nuova e
rigenerata nell’amore, come mi sento? E cosa decido di fare?

Nell’attesa di ascoltare buone nuove e di vedere la Comunità arricchirsi di “cuori ardenti e
piedi in cammino” perché a tutti arrivi la gioia di Cristo Redentore dell’uomo, vi saluto con affetto e vi auguro belle e sane relazioni.

Vostro don Sabatino

L'articolo Lettera del 25/10/2023 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

Gli ultimi venti giorni sono stati ricchi di incontri: quello comunitario del 12 marzo scorso, di cui Maurizio Scorza ha provveduto a redigere una dettagliata relazione, perché diventasse motivo di riflessione personale e della quale sarebbe bello, prossimamente, raccogliere le vostre considerazioni, necessarie per il nostro contributo al cammino sinodale; l’incontro regionale a Pompei cui ho partecipato lunedì scorso, che sintetizzerei con “il senso e lo stile dell’essere diacono oggi” e, infine, l’incontro dell’equipe diaconale di mercoledì scorso, nella quale ci siamo confrontati per segnare il passo della nostra grande famiglia.

Ci incontreremo per un breve momento di spiritualità e di comunicazioni sabato 9 aprile p.v., dalle 15,30 alle 18,00 al Centro Pastorale. Mi raccomando: venite accompagnati dalle vostre consorti. È tempo di rompere il silenzio, da parte di alcuni, spesso assenti, non perché anziani o malati; di presenze sterili o di assenze senza una chiamata o un wz. Non è bello per la comunità! Chi si è stancato viene e ne parliamo.

Con la ferma volontà di essere protagonisti della rinascita della nostra comunità, vogliamo
impegnarci a coinvolgere tutti e a non lasciare nessuno fuori e nessuno deve sentirsi escluso.
Nell’attesa di vederci sabato, vi saluto caramente.

Don Sabatino

L'articolo Lettera del 04.04.2022 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

venerdì scorso abbiamo vissuto un momento di vera fraternità con i neo ordinati. La partecipazione all’Eucaristia comunitaria con il canto del vespro, la preghiera per il loro servizio, perché da “granellini di senape divengano rami frondosi” dove tanti possano trovare accoglienza, e lo scambio di saluti e auguri con i parrocchiani presenti hanno reso più familiare l’incontro.

Nel salone parrocchiale, la parola è passata ai neo “artigiani della Parola e della Carità, che hanno condiviso i sentimenti e qualche flash dei primi passi del ministero. Ho approfittato per dare loro qualche indicazione pastorale riguardo le modalità di porgere l’omelia e quindi ho detto loro: “ la luna di miele è finita, inizia ufficialmente l’impegno ministeriale”.

Prima di consegnare le lettere, per loro e i rispettivi parroci, le ho “commentate” perché potessero individuarvi, oggi e per il futuro, i riferimenti per ben vivere il ministero nelle parrocchie cui sono stati destinati, come ratificato da S. E. l’Arcivescovo, nell’incontro del 19 gennaio u. s.

Grazie a Dio, questi nostri carissimi amici sono uniti tra loro e sono convinto che contribuiranno notevolmente nel dare un volto nuovo alla nostra Comunità. Eccovi le loro destinazioni che andranno in vigore da oggi:

1. Alberto Iannotti : S. Teresa del Bambino Gesù in Battipaglia
2. Alfonso Nitto : S. Nicola di Bari in Ciorani
3. Carlo Manzione : S. Maria delle Grazie in Eboli
4. Daniele Raimondo : Parrocchie della Città di Campagna e servizio in Forania
5. Francesco Milione : S. Francesco d’Assisisi in Campigliano
6. Gianmarco Martinoli : S. Antonio di Mercato Sanseverino
7. Guido Santoro : SS. Martino e Quirico in Lancusi
8. Orlando Loria : SS. Slvatore in Baronissi
9. Renato Alfano : S. Maria della Speranza in Battipaglia
10. Salvatore Perisano : S. Felice e S. Maria Madre della Chiesa in Salerno
11. Sergio Oliva : S. Vincenzo e Spirito Santo in Fisciano

Vi comunico, inoltre, che:

1. Carlo Forte, da Banzano è stato trasferito alla parrocchia di Piano di Montoro.
2. Giovanni Troisi, da Sardone a Pontecagnano.

Approfitto per ricordare a tutti due norme fondamentali che qualificano il nostro ministero:

1. tutti i servizi sono preziosi: nessuno di essi può essere considerato “personale o esclusivo”.
2. Non si sceglie: si è mandati.

Attendo conferma per comunicarvi data e tema del nostro prossimo incontro, vi saluto con affetto.

Vostro don Sabatino

L'articolo Lettera del 01/02/2022 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

La Caritas diocesana, nella persona del suo direttore, don Flavio Manzo, dopo aver chiesto il commento alla Parola di Dio della domenica, torna a bussare alla porta della Comunità diaconale, perché si faccia carico di questo nuovo servizio.

Visto che non è gravoso, perché chiede una collaborazione dalle ore 19,00 alle ore 22,00 ogni sera, lo si può fare organizzando un turno a rotazione di uno o più giorni.
Sentitevi tutti coinvolti e comunicatemi chi e quando presterete questo servizio. Non c’è modo migliore per vivere l’Avvento e preparare la via al Signore nel nostro cuore, nella nostra vita.

Intanto potrebbero cominciare quelli della Città, soprattutto alcuni… puntualmente assenti!
Cari fratelli, ad un anno e mezzo di permanenza tra voi, mentre si sta cercando di dare un nuovo volto alla comunità diaconale per la sua crescita e per il bene della Chiesa salernitana, proprio per fare la carità nella verità, devo dire che non è assolutamente corretto, da parte di alcuni, non partecipare agli incontri comunitari e, per altro, senza mai avvisare.

L’ordinazione diaconale non è il punto di arrivo… per fuggire dalla comunità; al contrario è proprio l’ordinazione che integra definitivamente nella comunità. E’ un onore esserci e viverla in pienezza: è la famiglia sacramentale! Non viverla, tirarsi fuori dalla sua vita fa diventare sterili, professionisti del sacro. Come qualcuno, cui è stato chiesto un servizio particolare e pensa di essere diventato indispensabile, inossidabile e intoccabile. L’ordinazione non è un titolo onorifico: è “segno” di servizio.

Questo avete liberamente scelto e sottoscritto e promesso con l’obbedienza. Pertanto cominciate a meditarci e a regolarvi di conseguenza!. Come i preti cambiamo parrocchia, così i diaconi!
Quindi, ritornando al servizio richiesto, non la distribuzione del pacco o qualcosa di materiale, ma incontrare volti, persone, mettersi in “ascolto”, dedicare un po’ del proprio tempo per riscaldare i loro cuori, offrire tenerezza…, incontrare Cristo, “che viene incontro a noi, in ogni uomo e in ogni tempo”.

E’ un altro modo per “camminare insieme” per, con e nella Chiesa diocesana … in Sinodo.
Chiedo a ciascuno di voi, innanzitutto ai salernitani e a quanti vengono in Città per il lavoro, di dare la propria adesione con generosità e di compilare il turno sulla vostra lista wz.
Silvio Telonico seguirà questo servizio e mi terra informato.
Certo che saprete gareggiare nell’incarnare il Vangelo della Carità:“…ero forestiero e mi hai accolto, nudo e mi hai vestito…” vi auguro ogni bene nel Signore e vi affido alla protezione della Vergine Immacolata, la cui Bellezza tutti siamo chiamati ad imitare.

Vostro don Sabatino
Ai Diaconi
LL. SS.

L'articolo Lettera del 08/12/2021 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

Oltre allo studio, è fondamentale la cura della vita di preghiera, la celebrazione del sacramento della riconciliazione, la partecipazione assidua all’Eucaristia, l’incontro periodico con il padre spirituale, la frequenza all’appuntamento mensile di formazione e alle celebrazioni comunitarie.

Se non abbiamo tempo per questo, non è opportuno accedere al Diaconato! Non siamo chiamati ad essere professionisti del sacro, ma persone che vivono ciò che proclamano e testimoniano ciò che insegnano.

Atteso che l’amore a Dio non si predica soltanto ma si pratica, sono altresì importantissime le relazioni tra voi, con i vostri parroci, con le comunità di appartenenza e con le persone che guidano i servizi cui siete stati affidati.

Condizione basilare per accedere al Diaconato è una bella e sana relazione di coppia, l’amore verso i figli e una vita familiare che sia di supporto al ministero e non generi fughe in parrocchia, perché a casa manca la serenità.

Confrontatevi con vostra moglie, che è chiamata a dare il suo consenso e che voglio incontrare insieme a voi, quando verrete. Prima di venire da me, incontratevi e chiedete ai vostri parroci, che vi hanno “visto agire” in questi anni, cosa ne pensano e se sono pienamente convinti della vostra scelta.

La data fissata non è un obbligo: si può spostare tranquillamente! Mai come in questo momento c’è bisogno della massima libertà, serenità e responsabilità. Per il delicato compito affidatomi, anch’io ho bisogno di confrontarmi con tutti e ciascuna delle persone che vi hanno accompagnato nella formazione per poter rispondere all’Arcivescovo: “… dalle informazioni raccolte… posso attestare che ne sono degni”.

Vi saluto con grande affetto, in attesa di incontravi e vi auguro una Santa Domenica.

Vostro don Sabatino

L'articolo Lettera del 01.12.2021 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

Oltre allo studio, è fondamentale la cura della vita di preghiera, la celebrazione del sacramento della riconciliazione, la partecipazione assidua all’Eucaristia, l’incontro periodico con il padre spirituale, la frequenza all’appuntamento mensile di formazione e alle celebrazioni comunitarie.

Se non abbiamo tempo per questo, non è opportuno accedere al Diaconato! Non siamo chiamati ad essere professionisti del sacro, ma persone che vivono ciò che proclamano e testimoniano ciò che insegnano.

Atteso che l’amore a Dio non si predica soltanto ma si pratica, sono altresì importantissime le relazioni tra voi, con i vostri parroci, con le comunità di appartenenza e con le persone che guidano i servizi cui siete stati affidati.

Condizione basilare per accedere al Diaconato è una bella e sana relazione di coppia, l’amore verso i figli e una vita familiare che sia di supporto al ministero e non generi fughe in parrocchia, perché a casa manca la serenità.

Confrontatevi con vostra moglie, che è chiamata a dare il suo consenso e che voglio incontrare insieme a voi, quando verrete. Prima di venire da me, incontratevi e chiedete ai vostri parroci, che vi hanno “visto agire” in questi anni, cosa ne pensano e se sono pienamente convinti della vostra scelta.

La data fissata non è un obbligo: si può spostare tranquillamente! Mai come in questo momento c’è bisogno della massima libertà, serenità e responsabilità. Per il delicato compito affidatomi, anch’io ho bisogno di confrontarmi con tutti e ciascuna delle persone che vi hanno accompagnato nella formazione per poter rispondere all’Arcivescovo: “… dalle informazioni raccolte… posso attestare che ne sono degni”.

Vi saluto con grande affetto, in attesa di incontravi e vi auguro una Santa Domenica.

Vostro don Sabatino

L'articolo Lettera del 07/11/2021 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

Prima di chiedere ai Candidati di preparare la domanda da inoltrare all’Arcivescovo, ho necessità di incontrarvi per avere uno scambio di idee sul servizio e sulla testimonianza che rendono nella vostra comunità, senza tralasciare le relazioni interpersonali con voi e gli altri Confratelli presenti in parrocchia e della Forania.

Ovviamente, se ci dovessero essere difficoltà particolari ne parleremo separatamente!
È fondamentale che essi vivano una bella relazione di coppia, siano amorevoli verso i figli e la vita familiare sia di supporto al ministero e non generi fughe in parrocchia, per mancanza di serenità.

Vi aspetto, pertanto, giovedì 11 novembre p.v. alle ore 11,00 al “Centro Pastorale San Giuseppe”, attiguo ai campetti del Centro Sociale di Salerno.
Per raggiungerlo uscite dalla tangenziale a Pastena Giovi, alla rotatoria svoltate a destra e proseguite per una cinquantina di metri; svoltate e salite subito a destra e poi a sinistra. Percorrete tutta la strada fino in fondo e vi troverete dinanzi al C.P. San Giuseppe.
E’ importante la vostra presenza e il contributo che darete. Perciò vi chiedo, per piacere, di darmi conferma della vostra presenza all’incontro e al relativo buffet, entro martedì.
Vi ringrazio e vi saluto con grande affetto, augurandovi buon pranzo e … Santa Domenica.

Vostro don Sabatino

L'articolo Lettera del 06/11/2021 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

come famiglia diaconale siamo chiamati a partecipare, in presenza e non spiritualmente, alla celebrazione di domenica 31 ottobre p. v., alle 19,00 in Cattedrale, durante la quale Mons. Bellandi ammetterà tra i candidati all’ordine del Diaconato Roberto Amodio, Francesco Cantarella, Corrado Bianco, Luciano Gerardo Marino e Cosimo Taglianetti e conferirà il ministero del Lettorato a Gaetano Merola, Antonio Salvati, Danilo Santimone e Mario Sorgente.

E’ un momento “forte” che segna il cammino di crescita personale e di coppia di questi nostri amici. Vogliamo farne un’occasione propizia per costruire relazioni vere, belle e sincere tra tutti i membri della Comunità, soprattutto con gli amici che sono “in cammino”, perché si sentano accolti, accompagnati e sostenuti.

Sarebbe auspicabile che in tutte le parrocchie, d’intesa con i parroci, si organizzasse un incontro sulla Parola e/o di preghiera per far presentare la bellezza della vocazione cui siete stati chiamati.

Con i candidati ci vedremo Giovedì 14 ottobre p. v. alle ore 19,00 a Santa Margherita per un momento di fraternità e per metterci “a tu per tu con il Signore”.

Approfitto per aggiornarvi circa gli esercizi spirituali e l’equipe dei responsabili.

Mi ha chiamato S. E. Mons. Arturo Aiello che, tenuto conto delle difficoltà per quelli che sono impegnati nel lavoro, ha proposto per gli esercizi spirituali il week end dal 26 al 28 novembre pp., ad Ariccia, per 25 persone. Ho pensato sia opportuno che vi partecipino i 10 futuri ordinandi, i 5 che saranno ammessi, i 4 lettori e noi dell’equipe.  Tutti gli altri potrete partecipare a quelli che si terranno presso il Seminario Giovanni Paolo II nel prossimo febbraio.

Vi informo anche che abbiamo allargato l’Equipe dei Responsabili, che risulta composta dai diaconi Rosario Palo, Carmine Martorelli, Maurizio Scorza, Silvio Telonico, Rosario Sensale e da Roberto Amodio.

Nell’attesa di incontrarvi in Cattedrale, grato per quanto farete per contribuire a far crescere la nostra Comunità, vi saluto con affetto e vi auguro buone relazioni.

Vostro don Sabatino

L'articolo Lettera del 10.10.2021 proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.