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Vangelo del Giorno – Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna https://www.comunitadiaconalesalerno.it Sun, 16 May 2021 22:00:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.9.9 https://www.comunitadiaconalesalerno.it/wp-content/uploads/2021/01/cropped-ms-icon-310x310-1-32x32.png Vangelo del Giorno – Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna https://www.comunitadiaconalesalerno.it 32 32 Lunedì 17 Maggio – Lunedì della VII settimana di Pasqua https://www.comunitadiaconalesalerno.it/lunedi-17-maggio-lunedi-della-vii-settimana-di-pasqua/ Sun, 16 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/lunedi-17-maggio-lunedi-della-vii-settimana-di-pasqua/ Atti degli Apostoli (Ac) 19,1-8. [19,1]Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, giunse a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli [19,2]e disse loro: “Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo”. [19,3]Ed egli disse: “Quale battesimo avete ricevuto?”. […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 19,1-8.

[19,1]Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, giunse a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli
[19,2]e disse loro: “Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo”.
[19,3]Ed egli disse: “Quale battesimo avete ricevuto?”. “Il battesimo di Giovanni”, risposero.
[19,4]Disse allora Paolo: “Giovanni ha amministrato un battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù”.
[19,5]Dopo aver udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù
[19,6]e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, scese su di loro lo Spirito Santo e parlavano in lingue e profetavano.
[19,7]Erano in tutto circa dodici uomini.
[19,8]Entrato poi nella sinagoga, vi potè parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori circa il regno di Dio.

Salmi (Ps) 68(67),2-3.4-5ac.6-7ab.

[68,2]Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
[68,3]Come si disperde il fumo, tu li disperdi;
come fonde la cera di fronte al fuoco,
periscano gli empi davanti a Dio.

[68,4]I giusti invece si rallegrino,
esultino davanti a Dio e cantino di gioia.
[68,5a]Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
[68,5c]gioite davanti a lui.

[68,6]Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
[68,7a]Ai derelitti Dio fa abitare una casa,
[68,7b]fa uscire con gioia i prigionieri.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 16,29-33.

[16,29]In quel tempo, i discepoli dissero a Gesù : «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini.
[16,30]Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
[16,31]Rispose loro Gesù: «Adesso credete?
[16,32]Ecco, verrà l’ora, anzi è gia venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
[16,33]Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».

Meditazione

Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza unicamente perché egli gioisca di lui nella vita eterna. A causa della ribellione dell’uomo contro Dio, la via era stata interrotta e la dolce volontà di Dio che gli aveva fatto creare l’uomo non si era compiuta, poiché l’uomo è stato creato solo per avere la vita eterna.

Spinto dalla carità pura e senza limiti che per cui ci aveva creati, Dio ci diede il Verbo, suo Figlio unigenito, per compiere la sua volontà in noi; e il Figlio di Dio, dimentico di sé per adempiere quella dolce volontà, si fece mediatore tra Dio e l’uomo, e finì la grande guerra con la pace, perché l’umiltà ha trionfato sull’orgoglio del mondo; cosa che gli ha fatto dire: Rallegratevi, ho vinto il mondo, cioè l’orgoglio dell’uomo. Non c’è persona tanto orgogliosa e impaziente che non diventa umile e affabile se considera tale infinito abbassamento, tale grande amore, vedendo Dio umiliato fino a noi.

Anche i santi e i veri servitori di Dio, per contraccambiarlo, si sono sempre umiliati. Riportano a Dio ogni lode e ogni gloria e riconoscono che tutto quanto hanno viene unicamente dalla sua bontà; vedono il loro nulla e ciò che amano, lo amano in Dio. Sono negli onori, quando Dio lo vuole; ma più sono grandi, più si umiliano e conoscono il loro nulla. Chi si conosce si umilia, non alza la testa e non si gonfia d’orgoglio; piuttosto si abbassa e riconosce la bontà di Dio che agisce in lui.

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Domenica 16 Maggio – Ascensione del Signore, solennità https://www.comunitadiaconalesalerno.it/domenica-16-maggio-ascensione-del-signore-solennita/ Sat, 15 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/domenica-16-maggio-ascensione-del-signore-solennita/ Atti degli Apostoli (Ac) 1,1-11. [1,1]Nel mio primo libro ho già trattato, o Teòfilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio [1,2]fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo. [1,3]Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 1,1-11.

[1,1]Nel mio primo libro ho già trattato, o Teòfilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio
[1,2]fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo.
[1,3]Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio.
[1,4]Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre “quella, disse, che voi avete udito da me:
[1,5]Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni”.
[1,6]Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: “Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?”.
[1,7]Ma egli rispose: “Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta,
[1,8]ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra”.
[1,9]Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo.
[1,10]E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero:
[1,11]”Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”.

Salmi (Ps) 47(46),2-3.6-7.8-9.

[47,2]Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia;
[47,3]perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
re grande su tutta la terra.

[47,6]Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
[47,7]Cantate inni a Dio, cantate inni;
cantate inni al nostro re, cantate inni.

[47,8]Dio è il re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
[47,9]Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (Ep) 4,1-13.

[4,1]Fratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto,
[4,2]con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore,
[4,3]cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
[4,4]Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione;
[4,5]un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
[4,6]Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
[4,7]A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.
[4,8]Per questo sta scritto: Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini.
[4,9]Ma che significa la parola “ascese”, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?
[4,10]Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose.
[4,11]È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri,
[4,12]per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo,
[4,13]finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco (Mc) 16,15-20.

[16,15]In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»
[16,16]Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
[16,17]E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,
[16,18]prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
[16,19]Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
[16,20]Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.

Meditazione

[Santa Caterina sentì Dio dirle:] Quando il mio unico Figlio tornò presso di me quaranta giorni dopo la risurrezione, questo ponte si alzò da terra, cioè dalla società umana, e salì al cielo per la virtù della mia natura divina per sedersi alla mia destra, a me, suo eterno Padre. E’ ciò che il giorno dell’Ascensione l’angelo disse ai discepoli che erano come morti perché il loro cuore aveva lasciato la terra per seguire in cielo la Sapienza di mio Figlio: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù è stato di tra voi assunto fino al cielo” (At 1,11). (…)

Prima di tutto, vi ho fatto un ponte visibile che è mio Figlio, quando l’ho mandato a vivere fra gli uomini. Poi, quando questo ponte visibile si è innalzato verso il cielo, è restato fra voi il ponte e la via della dottrina, (…) con la mia Potenza, con la Sapienza di mio Figlio e con la Clemenza dello Spirito Santo. La Potenza comunica la virtù di agire a chi segue questa via, la Sapienza gli dà la luce per fargli conoscere la verità, e lo Spirito Santo gli concede l’amore che consuma e distrugge ogni amore sensuale, per non lasciare nell’anima che l’amore delle virtù.

Così, in ogni modo, con la sua presenza visibile o con la sua dottrina, egli è la Via, la Verità e la Vita, e questa via è il ponte che conduce nell’alto dei cieli. E’ quanto ha voluto far capire quando ha detto: “Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora … vado al Padre. Vado e tornerò a voi” (Gv 16,28; Gv 14,28), cioè mio Padre mi ha mandato a voi e mi ha fatto vostro ponte perché possiate superare il fiume e raggiungere la via.

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Sabato 15 Maggio – Sabato della VI settimana di Pasqua https://www.comunitadiaconalesalerno.it/sabato-15-maggio-sabato-della-vi-settimana-di-pasqua/ Fri, 14 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/sabato-15-maggio-sabato-della-vi-settimana-di-pasqua/ Atti degli Apostoli (Ac) 18,23-28. [18,23]Trascorso ad Antiochia un pò di tempo, Paolo partì di nuovo percorrendo di seguito le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede tutti i discepoli. [18,24]Arrivò a Efeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture. [18,25]Questi era stato ammaestrato nella via del Signore […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 18,23-28.

[18,23]Trascorso ad Antiochia un pò di tempo, Paolo partì di nuovo percorrendo di seguito le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede tutti i discepoli.
[18,24]Arrivò a Efeso un Giudeo, chiamato Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, versato nelle Scritture.
[18,25]Questi era stato ammaestrato nella via del Signore e pieno di fervore parlava e insegnava esattamente ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.
[18,26]Egli intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.
[18,27]Poiché egli desiderava passare nell’Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto colà, fu molto utile a quelli che per opera della grazia erano divenuti credenti;
[18,28]confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.

Salmi (Ps) 47(46),2-3.8-9.10.

[47,2]Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia;
[47,3]perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
re grande su tutta la terra.

[47,8]Dio è il re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
[47,9]Dio regna sui popoli,
Dio siede sul suo trono santo.

[47,10]I capi dei popoli si sono raccolti
con il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra:
egli è l’Altissimo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 16,23b-28.

[16,23b]In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
[16,24]Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
[16,25]Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l’ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre.
[16,26]In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi:
[16,27]il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio.
[16,28]Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».

Meditazione

Per prima cosa dobbiamo rivolgere l’attenzione a quel che diciamo a conclusione della preghiera: “Per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore”; non diciamo affatto “Per lo Spirito Santo”: infatti non senza ragione la Chiesa cattolica esalta Cristo per quel mistero per cui “uno solo è il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Gesù Cristo” (1 Tm 2, 5), “sacerdote in eterno alla maniera di Melchisedek” (Eb 7, 17), “che con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario” (Eb 9, 12), “non fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso dove siede alla destra di Dio e intercede per noi” (Eb 9, 24).

L’Apostolo, contemplando nel Cristo la sua missione di pontefice, disse: “Per mezzo di lui offriamo continuamente un sacrificio di lode a Dio, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome” (Eb 13, 15). Per mezzo suo dunque offriamo il sacrificio di lode e di preghiera, poiché da nemici che eravamo siamo stati riconciliati dalla sua morte (Rm 5, 10). Per lui, che si è degnato di farsi vittima per noi, il nostro sacrificio può essere accetto agli occhi di Dio. Per questo il beato Pietro ci ammonisce dicendo: “Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo” (1 Pt 2, 5). Ecco dunque perché diciamo a Dio Padre: “Per Gesù Cristo nostro Signore”.

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Venerdì 14 Maggio – San Mattia apostolo, festa https://www.comunitadiaconalesalerno.it/venerdi-14-maggio-san-mattia-apostolo-festa/ Thu, 13 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/venerdi-14-maggio-san-mattia-apostolo-festa/ Atti degli Apostoli (Ac) 1,15-17.20-26. [1,15]In quei giorni, Pietro si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle persone radunate era circa centoventi) e disse: [1,16]”Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 1,15-17.20-26.

[1,15]In quei giorni, Pietro si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle persone radunate era circa centoventi) e disse:
[1,16]”Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù.
[1,17]Egli era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero.
[1,20]Infatti sta scritto nel libro dei Salmi: La sua dimora diventi deserta, e nessuno vi abiti, il suo incarico lo prenda un altro.
[1,21]Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi,
[1,22]incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione”.
[1,23]Ne furono proposti due, Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia.
[1,24]Allora essi pregarono dicendo: “Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designato
[1,25]a prendere il posto in questo ministero e apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto da lui scelto”.
[1,26]Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

Salmi (Ps) 113(112),1-2.3-4.5-6.7-8.

[113,1]Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
[113,2]Sia benedetto il nome del Signore,
ora e sempre.

[113,3]Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
[113,4]Su tutti i popoli eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

[113,5]Chi è pari al Signore nostro Dio
che siede nell’alto
[113,6]che si china a guardare nei cieli e sulla terra?
[113,7]Solleva l’indigente dalla polvere,

dall’immondizia rialza il povero,
[113,8]per farlo sedere tra i principi,
tra i principi del suo popolo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 15,9-17.

[15,9]In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
[15,10]Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
[15,11]Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
[15,12]Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
[15,13]Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
[15,14]Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
[15,15]Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.
[15,16]Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
[15,17]Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».

Meditazione

Gesù Cristo, il Signore nostro, durante il Suo soggiorno sulla terra, manifestò chi egli fosse, ciò che era stato, quale fosse la volontà del Padre Suo di cui egli era servitore, quale comandamento prescriveva all’uomo. Tutto questo lo diceva apertamente alla folla oppure ai suoi discepoli, in disparte. Egli ne aveva prescelti dodici e li teneva sempre con sé: non si allontanarono mai dal Maestro: li aveva scelti, perché fossero maestri delle genti e diffusori della dottrina divina. Uno di essi venne allontanato, ma agli altri undici, mentre stava per ritornare al Padre suo dopo la resurrezione, comandò di andare nelle varie regioni del mondo e battezzarle nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (Mt 28,19).

E gli Apostoli subito, [questo nome di Apostoli significa appunto inviati, messaggeri] al posto di Giuda, che era stato cacciato, tirarono a sorte Mattia come loro dodicesimo compagno, secondo quanto era stato anche profetizzato, come si legge nel salmo di David. Hanno ricevuto la forza dello Spirito Santo secondo la promessa per compiere miracoli e parlare lingue nuove. Hanno reso testimonianza alla fede in Gesù Cristo dapprima in Giudea dove fondarono delle Chiese. Poi sono partiti per il mondo intero e hanno annunciato alle nazioni lo stesso insegnamento della fede.

Poi hanno fondato delle Chiese in ogni città che in seguito hanno fornito ad altre chiese la talea della fede e i semi della dottrina. La prova della loro unità sta nel fatto che tutte sono in pace e comunione tra loro, che i loro membri si chiamano, tra loro, fratelli e che praticano reciprocamente l’ospitalità. Questa costruzione si basa sull’unico fondamento della tradizione di uno stesso mistero. Gli apostoli hanno predicato quello che Cristo ha loro rivelato e null’altro doveva essere predicato da quelle Chiese fondate direttamente dagli apostoli alle quali essi avevano parlato di viva voce o, come si attesta, tramite lettere.

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Giovedì 13 Maggio – Giovedì della VI settimana di Pasqua https://www.comunitadiaconalesalerno.it/giovedi-13-maggio-giovedi-della-vi-settimana-di-pasqua/ Wed, 12 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/giovedi-13-maggio-giovedi-della-vi-settimana-di-pasqua/ Atti degli Apostoli (Ac) 18,1-8. [18,1]In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto. [18,2]Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro [18,3]e poiché erano del medesimo […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 18,1-8.

[18,1]In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto.
[18,2]Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro
[18,3]e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende.
[18,4]Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
[18,5]Quando giunsero dalla Macedonia Sila e Timòteo, Paolo si dedicò tutto alla predicazione, affermando davanti ai Giudei che Gesù era il Cristo.
[18,6]Ma poiché essi gli si opponevano e bestemmiavano, scuotendosi le vesti, disse: “Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente; da ora in poi io andrò dai pagani”.
[18,7]E andatosene di là, entrò nella casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che onorava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga.
[18,8]Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano e si facevano battezzare.

Salmi (Ps) 98(97),1.2-3ab.3cd-4.

[98,1]Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

[98,2]Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
[98,3a]Egli si è ricordato del suo amore,
[98,3b]della sua fedeltà alla casa di Israele.

[98,3c]Tutti i confini della terra hanno veduto
[98,3d]la salvezza del nostro Dio.
[98,4]Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 16,16-20.

[16,16]In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ancora un poco e non mi vedrete; un po’ ancora e mi vedrete».
[16,17]Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po’ ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?».
[16,18]Dicevano perciò: «Che cos’è mai questo “un poco” di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
[16,19]Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po’ ancora e mi vedrete?
[16,20]In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.»

Meditazione

Il Signore ha detto : «Ancora un poco e non mi vedrete più, e un altro poco e mi vedrete» (Gv 16,16). E’ breve infatti tutto questo spazio in cui si svolge il tempo presente; per cui il medesimo evangelista nella sua lettera dice: «E’ l’ultima ora» (1 Gv 2, 18)… Queste parole sono una promessa per tutta la Chiesa, così come lo sono le altre: «Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo» (Mt 28, 20). Il Signore non ritarda il compimento della sua promessa: ancora un poco e lo vedremo, lassù dove non avremo più nulla da chiedergli, più nessuna domanda da fargli, perché non rimarrà alcun desiderio insoddisfatto, nulla di nascosto da cercare.

Questo breve intervallo di tempo a noi sembra lungo, perché dura ancora; allorché sarà finito, ci accorgeremo quanto sia stato breve. La nostra gioia, quindi, non sia come quella del mondo, il quale, come dice il Signore, «godrà»; tuttavia nel travaglio di questo desiderio, non dobbiamo essere tristi senza gioia, ma, come dice l’apostolo Paolo, dobbiamo essere «gioiosi nella speranza, pazienti nella tribolazione» (Rm 12, 12). Del resto, anche la donna in travaglio, alla quale siamo paragonati, gioisce per il bambino che attende più di quanto non sia triste per il suo dolore presente.

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Mercoledì 12 Maggio – Mercoledì della VI settimana di Pasqua https://www.comunitadiaconalesalerno.it/mercoledi-12-maggio-mercoledi-della-vi-settimana-di-pasqua/ Tue, 11 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/mercoledi-12-maggio-mercoledi-della-vi-settimana-di-pasqua/ Atti degli Apostoli (Ac) 17,15.22-34.18,1. [17,15]In quel tempo, quelli che scortavano Paolo lo accompagnarono fino ad Atene e se ne ripartirono con l’ordine per Sila e Timòteo di raggiungerlo al più presto. [17,22]Allora Paolo, alzatosi in mezzo all’Areòpago, disse: “Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dei. [17,23]Passando infatti e osservando i […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 17,15.22-34.18,1.

[17,15]In quel tempo, quelli che scortavano Paolo lo accompagnarono fino ad Atene e se ne ripartirono con l’ordine per Sila e Timòteo di raggiungerlo al più presto.
[17,22]Allora Paolo, alzatosi in mezzo all’Areòpago, disse: “Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dei.
[17,23]Passando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un’ara con l’iscrizione: Al Dio ignoto. Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio.
[17,24]Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell’uomo
[17,25]né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa.
[17,26]Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio,
[17,27]perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi.
[17,28]In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché di lui stirpe noi siamo.
[17,29]Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’immaginazione umana.
[17,30]Dopo esser passato sopra ai tempi dell’ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi,
[17,31]poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti”.
[17,32]Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo deridevano, altri dissero: “Ti sentiremo su questo un’altra volta”.
[17,33]Così Paolo uscì da quella riunione.
[17,34]Ma alcuni aderirono a lui e divennero credenti, fra questi anche Dionigi membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.
[18,1]Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto.

Salmi (Ps) 148(147),1-2.11-12ab.12c-14a.14bcd.

[148,1]Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
[148,2]Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

[148,11]I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
[148,12a]i giovani e le fanciulle,
[148,12b]i vecchi insieme ai bambini
[148,12c]lodino il nome del Signore.

[148,13]Solo il suo nome è sublime,
la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli.
[148,14a]Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.
[148,14b]È canto di lode per tutti i suoi fedeli,
[148,14c]per i figli di Israele, popolo che egli ama.
[148,14d]Alleluia.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 16,12-15.

[16,12]In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
[16,13]Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
[16,14]Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà.
[16,15]Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà».

Meditazione

        « I segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio » (1 Cor 2,11). Ora, il suo Spirito, che lo rivela, ci fa conoscere Cristo, suo Verbo, sua Parola vivente, ma non manifesta se stesso. Colui che « ha parlato per mezzo dei profeti » (Credo) ci fa udire la Parola del Padre. Lui, però, non lo sentiamo. Non lo conosciamo che nel movimento in cui ci rivela il Verbo e ci dispone ad accoglierlo nella fede. Lo Spirito di verità che ci svela Cristo «non parla da sé» (Gv 16,13). Un tale annientamento, propriamente divino, spiega il motivo per cui « il mondo non può ricevere » lo Spirito, « perché non lo vede e non lo conosce » (Gv 14,17), mentre coloro che credono in Cristo lo conoscono perché dimora presso di loro.

        La Chiesa, comunione vivente nella fede degli Apostoli che essa trasmette, è il luogo della nostra conoscenza dello Spirito Santo:
— nelle Scritture, che egli ha ispirato;
— nella Tradizione, di cui i Padri della Chiesa sono i testimoni sempre attuali;
— nel Magistero della Chiesa, che egli assiste;
— nella liturgia sacramentale, attraverso le sue parole e i suoi simboli, in cui lo Spirito Santo ci mette in comunione con Cristo;
— nella preghiera, nella quale intercede per noi;
— nei carismi e nei ministeri per mezzo dei quali si edifica la Chiesa;
— nei segni di vita apostolica e missionaria;
— nella testimonianza dei santi, in cui egli manifesta la sua santità e continua l’opera della salvezza.

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Martedì 11 Maggio – Martedì della VI settimana di Pasqua https://www.comunitadiaconalesalerno.it/martedi-11-maggio-martedi-della-vi-settimana-di-pasqua/ Mon, 10 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/martedi-11-maggio-martedi-della-vi-settimana-di-pasqua/ Atti degli Apostoli (Ac) 16,22-34. [16,22]In quei giorni, la folla degli abitanti di Filippi insorse contro Paolo et Sila, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli [16,23]e dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia. [16,24]Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella cella […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 16,22-34.

[16,22]In quei giorni, la folla degli abitanti di Filippi insorse contro Paolo et Sila, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli
[16,23]e dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia.
[16,24]Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi.
[16,25]Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli.
[16,26]D’improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti.
[16,27]Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.
[16,28]Ma Paolo gli gridò forte: “Non farti del male, siamo tutti qui”.
[16,29]Quegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila;
[16,30]poi li condusse fuori e disse: “Signori, cosa devo fare per esser salvato?”.
[16,31]Risposero: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia”.
[16,32]E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.
[16,33]Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi;
[16,34]poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.

Salmi (Ps) 138(137),1-2a.2bc-3.7c-8.

[138,1]Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli,
[138,2a]mi prostro verso il tuo tempio santo.

[138,2b]Rendo grazie al tuo nome
[138,2c]per la tua fedeltà e la tua misericordia.
[138,3]Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
[138,7c]La tua destra mi salva.

[138,8]Il Signore completerà per me l’opera sua.
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 16,5-11.

[16,5]In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?
[16,6]Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
[16,7]Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò.
[16,8]E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.
[16,9]Quanto al peccato, perché non credono in me;
[16,10]quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più;
[16,11]quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato».

Meditazione

La coscienza, per la gente perbene, è un amico che dà il piacere più vero e il bene più dolce. Soprattutto è di grande aiuto nelle avversità. Perciò si dice: “Chi altri avrò per me in cielo? Fuori di te nulla bramo sulla terra” (Sal 73,25). (…) La coscienza è un giudice. Alcuni rifiutano di obbedire a questo giudice, altri lo corrompono, altri lo fanno morire.

Come la voce è stata data all’uomo per essere l’interprete dei suoi sentimenti e desideri, anche attraverso la coscienza Dio ci insegna come egli giudica ogni cosa e ciò che aspetta da ognuno di noi. Questa voce divina formula parole interiori per esprimere le varie indicazioni e i diversi ordini che a Dio piace dare alla sua creatura. Ella è il collegamento che il Signore vuole avere con noi e il mezzo più abituale di cui si serve per toccare il nostro cuore ed aprire il suo. (…)

Nulla fa meglio vedere il desiderio ardente di Dio di condurre gli uomini alla somma felicità che la coscienza che ha loro data perché serva loro di guida. Nulla di così chiaro per discernere il bene e il male, nulla di così fedele a mostrarcelo, nulla di così pressante per portarci ad abbracciare l’uno e fuggire l’altro. Ma se è un effetto del suo amore, questa coscienza ne è anche uno del suo zelo per la giustizia; poiché questa stessa coscienza che è così accurata a distoglierci dal male, è anche estremamente severa a punirci se lo commettiamo.

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Lunedì 10 Maggio – Lunedì della VI settimana di Pasqua https://www.comunitadiaconalesalerno.it/lunedi-10-maggio-lunedi-della-vi-settimana-di-pasqua/ Sun, 09 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/lunedi-10-maggio-lunedi-della-vi-settimana-di-pasqua/ Atti degli Apostoli (Ac) 16,11-15. [16,11]Salpati da Troade, facemmo vela verso Samotracia e il giorno dopo verso Neapoli e [16,12]di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni; [16,13]il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 16,11-15.

[16,11]Salpati da Troade, facemmo vela verso Samotracia e il giorno dopo verso Neapoli e
[16,12]di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni;
[16,13]il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e sedutici rivolgevamo la parola alle donne colà riunite.
[16,14]C’era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
[16,15]Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò: “Se avete giudicato ch’io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa”. E ci costrinse ad accettare.

Salmi (Ps) 149(148),1-2.3-4.5-6a.9b.

[149,1]Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
[149,2]Gioisca Israele nel suo Creatore,
esultino nel loro Re i figli di Sion.

[149,3]Lodino il suo nome con danze,
con timpani e cetre gli cantino inni.
[149,4]Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria.

[149,5]Esultino i fedeli nella gloria,
sorgano lieti dai loro giacigli.
[149,6a]Le lodi di Dio sulla loro bocca:
[149,9b]questa è la gloria per tutti i suoi fedeli.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 15,26-27.16,1-4a.

[15,26]In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;
[15,27]e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
[16,1]Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
[16,2]Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.
[16,3]E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
[16,4a]Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato».

Meditazione

Miei cari giovani, Cristo vi chiama non solo per camminare con lui in questo pellegrinaggio della vita. Egli vi invia in sua vece per essere messaggeri della verità e per essere suoi testimoni nel mondo, concretamente, dinanzi ad altri giovani come voi, perché molti di loro oggi nel mondo intero sono in cerca della via, della verità e della vita, ma non sanno dove andare. “L’ora è venuta per intraprendere una nuova evangelizzazione” (Christifideles Laici, 34); e voi non potete mancare a questo importante appello. In questo luogo, dedicato a san Giacomo, il primo fra gli apostoli che diede testimonianza della fede attraverso il martirio, ci impegniamo ad accettare il mandato di Cristo: “mi sarete testimoni (…) fino agli estremi confini della terra” (At 1, 8).

Cosa significa essere testimoni di Cristo? Significa semplicemente vivere secondo il Vangelo: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente (…). Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22, 37. 39). Il cristiano è chiamato a servire i fratelli e la società, a promuovere e a sostenere la dignità di ogni essere umano, a rispettare, difendere e promuovere i diritti della persona, ad essere artefice di una pace duratura ed autentica basata sulla fratellanza, sulla libertà, sulla giustizia e sulla verità. Nonostante le meravigliose possibilità offerte all’umanità dalla tecnologia moderna, nel mondo c’è ancora molta povertà e molta miseria. In molti luoghi della terra le persone vivono sotto la minaccia della violenza, del terrorismo e addirittura della guerra. (…)

C’è un’urgente necessità di poter contare su inviati di Cristo e messaggeri cristiani, E voi, giovani tutti, ragazzi e ragazze, sarete in futuro questi inviati e messaggeri.

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Domenica 9 Maggio – VI Domenica di Pasqua https://www.comunitadiaconalesalerno.it/domenica-9-maggio-vi-domenica-di-pasqua/ Sat, 08 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/domenica-9-maggio-vi-domenica-di-pasqua/ Atti degli Apostoli (Ac) 10,25-26.34-35.44-48. [10,25]Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. [10,26]Ma Pietro lo rialzò, dicendo: “Alzati: anch’io sono un uomo!”. [10,34]Pietro prese la parola e disse: “In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, [10,35]ma chi lo teme e pratica la […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 10,25-26.34-35.44-48.

[10,25]Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo.
[10,26]Ma Pietro lo rialzò, dicendo: “Alzati: anch’io sono un uomo!”.
[10,34]Pietro prese la parola e disse: “In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone,
[10,35]ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto.
[10,44]Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso.
[10,45]E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo;
[10,46]li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio.
[10,47]Allora Pietro disse: “Forse che si può proibire che siano battezzati con l’acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?”.
[10,48]E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

Salmi (Ps) 98(97),1.2-3ab.3cd-4.

[98,1]Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

[98,2]Il Signore ha manifestato la sua salvezza,
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.
[98,3a]Egli si è ricordato del suo amore,
[98,3b]della sua fedeltà alla casa di Israele.

[98,3c]Tutti i confini della terra hanno veduto
[98,3d]la salvezza del nostro Dio.
[98,4]Acclami al Signore tutta la terra,
gridate, esultate con canti di gioia.

Prima lettera di san Giovanni apostolo (1_Jn) 4,7-10.

[4,7]Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio.
[4,8]Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
[4,9]In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
[4,10]In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 15,9-17.

[15,9]In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
[15,10]Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
[15,11]Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
[15,12]Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
[15,13]Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
[15,14]Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
[15,15]Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi.
[15,16]Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
[15,17]Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».

Meditazione

Tu sei cristiano per mezzo e per la carità;
per mezzo di nient’altro e per nient’altro. (…)

La carità è più che il necessario per esistere,
più che il necessario per vivere,
più che il necessario per agire;
La carità è la nostra vita che diviene vita eterna.
Quando tralasciamo la carità, noi tralasciamo la vita.
Un atto senza carità è una morte subita,
un atto della carità è una risurrezione immediata.

Non puoi fabbricare la carità: la ricevi.
La carità imperfetta è un dono ricevuto non completamente;
la carità perfetta è un dono completamente ricevuto.
La carità è gratuita tanto quanto è necessaria.
Non la vinci come un concorso.
La conquisti desiderandola, chiedendola, ricevendola
e trasmettendola.

Non si impara la carità, si fa la sua conoscenza poco a poco,
conoscendo Cristo.
E’ la fede di Cristo che ci rende capaci di carità;
è la vita di Cristo che ci rivela la carità;
è la vita di Cristo che ci mostra come desiderare,
chiedere, ricevere la carità.
E’ lo spirito di Cristo che ci fa vivere di carità,
agire con la carità,
ci rende fecondi di carità.

Tutto può servire alla carità,
senza di lei tutto è sterile e prima di tutto noi stessi.

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Sabato 8 Maggio – Sabato della V settimana di Pasqua https://www.comunitadiaconalesalerno.it/sabato-8-maggio-sabato-della-v-settimana-di-pasqua/ Fri, 07 May 2021 22:00:00 +0000 http://www.comunitadiaconalesalerno.it/sabato-8-maggio-sabato-della-v-settimana-di-pasqua/ Atti degli Apostoli (Ac) 16,1-10. [16,1]In quei giorni, Paolo si recò a Derbe e a Listra. C’era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco; [16,2]egli era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio. [16,3]Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere […]

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Atti degli Apostoli (Ac) 16,1-10.

[16,1]In quei giorni, Paolo si recò a Derbe e a Listra. C’era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco;
[16,2]egli era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio.
[16,3]Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere per riguardo ai Giudei che si trovavano in quelle regioni; tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
[16,4]Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero.
[16,5]Le comunità intanto si andavano fortificando nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
[16,6]Attraversarono quindi la Frigia e la regione della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di predicare la parola nella provincia di Asia.
[16,7]Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro;
[16,8]così, attraversata la Misia, discesero a Troade.
[16,9]Durante la notte apparve a Paolo una visione: gli stava davanti un Macedone e lo supplicava: “Passa in Macedonia e aiutaci!”.
[16,10]Dopo che ebbe avuto questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci aveva chiamati ad annunziarvi la parola del Signore.

Salmi (Ps) 100(99),1-2.3.5.

[100,1]Salmo. In rendimento di grazie.
[100,2]Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

[100,3]Riconoscete che il Signore è Dio;
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

[100,5]Buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà per ogni generazione.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni (Jn) 15,18-21.

[15,18]In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
[15,19]Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
[15,20]Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
[15,21]Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

Meditazione

Quando saremo abbandonati da tutti, tentati dal diavolo, che Dio si velerà da noi, si nasconderà a noi, che soffriremo tutti i dolori del corpo e dell’anima, allora ringraziamo Dio , allora “rallegriamoci ed esultiamo di gioia” (Lc 6,23), poiché è allora che camminiamo mano nella mano di Gesù (…).

Quando pregheremo giorno e notte, e saremo nell’oscurità, nel dolore, nella sofferenza amara, quando pregheremo per motivi per cui occorre pregare e non saremo esauditi, e il male, il male morale, il peccato continuerà a inondare fuori di noi e in noi, allora ringraziamo Dio, “rallegriamoci ed esultiamo di gioia” (Lc 6,23), poiché è allora che camminiamo mano nella mano di Gesù (…).

Quando siamo disprezzati da tutti, l’ultimo degli uomini, quando ci gettano pietre letteralmente e figurativamente, quando gli sconosciuti ci beffeggiano e coloro che ci conoscono ci prendono in giro e ci disdegnano, quando siamo calunniati, disprezzati, allora ringraziamo Dio con tutto il cuore, “rallegriamoci ed esultiamo di gioia” (Lc 6,23), poiché è allora che camminiamo mano nella mano di Gesù (…).

Quando si beffeggeranno di noi, ci lanceranno ingiurie per strada, passando vicino a noi ci renderanno ridicoli e diranno parole beffarde e cattive, allora ringraziamo Dio con riconoscenza e gioia profonda, “rallegriamoci ed esultiamo di gioia” (Lc 6,23), poiché è allora che camminiamo mano nella mano di Gesù (…).

L'articolo Sabato 8 Maggio – Sabato della V settimana di Pasqua proviene da Comunità Diaconale Diocesi di Salerno, Acerno, Campagna.

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