Lettera agli Ebrei (He) 12,4-7.11-15.

[12,4]Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato.
[12,5]e avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;
[12,6]perché il Signore corregge colui che egli ama e sferza chiunque riconosce come figlio.
[12,7]È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre?
[12,11]Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
[12,12]Perciò rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite
[12,13]e raddrizzate le vie storte per i vostri passi, perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
[12,14]Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore,
[12,15]vigilando che nessuno venga meno alla grazia di Dio. Non spunti né cresca alcuna radice velenosa in mezzo a voi e così molti ne siano infettati;

Salmi (Ps) 103(102),1-2.13-14.17-18a.

[103,1]Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
[103,2]Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.

[103,13]Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
[103,14]Perché egli sa di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.

[103,17]Ma la grazia del Signore è da sempre,
dura in eterno per quanti lo temono;
la sua giustizia per i figli dei figli,
[103,18a]per quanti custodiscono la sua alleanza.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco (Mc) 6,1-6.

[6,1]In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
[6,2]Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?
[6,3]Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
[6,4]Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
[6,5]E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
[6,6]E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.

Meditazione

Il Padre mandò il Verbo come sua grazia, perché si manifestasse al mondo. Disprezzato dal popolo, annunziato dagli apostoli, fu creduto dai pagani. Egli fin dal principio (Gv 1,1) apparve nuovo ed era antico, e ognora diviene nuovo nei cuori dei fedeli. Egli eterno, in eterno viene considerato Figlio (Sal 2,7).

Per mezzo suo la Chiesa si arricchisce e la grazia diffondendosi nei fedeli si moltiplica. Essa ispira saggezza, svela i misteri, preannuncia i tempi, si rallegra per i fedeli, si dona a quelli che la cercano, senza infrangere i giuramenti della fede né oltrepassare i limiti posti dai Padri. Si celebra poi il timore della legge, si riconosce la grazia dei profeti, si conserva la fede dei Vangeli, si conserva la tradizione degli apostoli e la grazia della Chiesa esulta.

Non contristando tale grazia, saprai ciò che il Verbo dice per mezzo di quelli che vuole, quando vuole. (…) Attendendo e ascoltando con cura, conoscerete quali cose Dio prepara a quelli che lo amano rettamente. Diventano un paradiso di delizie e producono in se stessi, ornati di frutti vari, un albero fruttuoso e rigoglioso. In questo luogo, infatti, fu piantato l’albero della scienza e l’albero della vita (Gen 2,9). (…) La scienza sia il tuo cuore e la vita la parola vera recepita. Portandone l’albero e cogliendone il frutto abbonderai sempre delle cose che si desiderano davanti a Dio.

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