Prima della confessione o alla fine di ogni ornata il cristiano, con un esame di coscienza, è invitato a rivedere alla luce della fede quanto ha compiuto, cioè riscontra se e quanto il patrimonio dei doni ricevuti da Dio ha portato frutto. Papa Francesco, con sapienza, raccomanda, in modo particolare,alla sera , prima di finire la giornata, raccogliendosi un momento da soli dobbiamo farci la domanda: “ Cosa è accaduto oggi nel mio cuore? Cosa è successo? Quali cose sono passate attraverso il mio cuore?”. Se non lo facciamo, davvero non sappiamo vigilare bene né custodire bene: Fare un breve esame di coscienza, ogni sera, prima di andare a dormire, ci aiuterà a difenderci da tante cattiverie, anche da quelle che noi possiamo fare, se entrano questi demòni, che sono furbissimi, e alla fine ci truffano tutti >
Come fare l’esame di coscienza
L’esame di coscienza può essere fatto in vari modi.
Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- Inizio facendo memoria e ringraziando dei benefici ricevuti dal Signore e dei piccoli frutti di bene donati ai fratelli e alle sorelle durante la giornata.
- Chiedo la grazia di conoscere i peccati per eliminarli. E’ una grazia conoscere i peccati. Una grazia da chiedere. Conoscere come ho peccato e come, invece, ho risposto al dono.
- Scendo nel concreto passando in rassegna i comandamenti, specialmente quello dell’amore; oppure rivisitando con calma e attenzione tutta la giornata con i suoi fatti e incontri, parole e persone, pensieri e tentazioni; oppure considero le azioni compiute durante il giorno appena trascorso, chiedendomi: “ Con quale sentimento ho agito? Con quale pensiero fondamentale?”.
Volendo possiamo usare il seguente esame di coscienza:
- il mio rapporto con gli altri
- Amo il mio prossimo come me stesso?
- Mi lascio prendere dall’ra o sono calmo e pacifico?
- Tendo a servirmi degli altri o a servirli?
- Faccio valere le mie opinioni servendomi della forza o della ragione?
- Sono capace di perdonare chi mi fa del male?
- Sono sincero e leale o mi accade a volte di mentire per paura o per interesse?
- Considero mio onore il meritare fiducia?
- Quando qualcuno mi chiede aiuto come mi comporto?
- Sono capace di vedere e condividere la tristezza e la gioia del mio prossimo?
- Mi isolo da ciò che mi accade intorno e tendo a pensare ai fatti miei?
- Sono invidioso o gioisco di ciò che ha il mio fratello o la mia sorella?
- Ho coscienza di essere una parte inserita in un tutto armonico o mi sento centro dell’universo?
- la mia risposta al progetto di Dio
- Metto Dio al primo posto nella mia vita?
- Faccio le mie scelte alla luce della Parola di Dio?
- Dedico alla preghiera il giusto tempo nella mia giornata?
- Prego ogni giorno?
- Sono fedele al dovere di santificare le feste?
- Mi accade a volte di bestemmiare?
- Ho partecipato a sedute spiritiche o a riti magici o a forme di divinazione?
- Credo nell’astrologia?
- Consulto gli oroscopi?
- Vivo nella presunzione di essere l’autore della mia vita o mi lascio guidare dal
Signore? - Sono sempre vigilante per cogliere i segni della Sua volontà?
- Sono docile e pronto nel rispondere alla Sua chiamata che mi indirizza ogni
giorno? - Ringrazio Dio continuamente per i suoi doni o la mia preghiera è fatta solo di
richieste?
- Dopo aver esaminato la mia coscienza, chiedo umilmente perdono a Dio con parole mie oppure usando formule proposte da vari testi?
- Propongo di correggermi e formulo un piccolo proposito da mettere in pratica, affinché si possa realizzare una vera conversione?
- Infine ringrazio il Signore, con parole mie, per il suo perdono?
Il fine ultimo di un buon esame di coscienza, oltre a ristabilire il patto di figliolanza con Dio, si prefigge di:
- Trovare perfettamente Gesù Cristo.
- Amarlo teneramente.
- Servirlo fedelmente.
Per ottenere quanto prefissato, ricorriamo alla Vergine Maria che non solo è “il mezzo del quale nostro Signore si è servito per venire sino a noi”, ma ella è anche “ il mezzo di cui dobbiamo servirci per andare a Lui”. Attraverso Maria troviamo, conosciamo, amiamo e serviamo Gesù, come solo una madre conosce, ama e serve il proprio figlio. Per amare e far amare teneramente Gesù dobbiamo:
- Riaffermare la centralità dell’Eucarestia.
- Promuovere la preghiera come mezzo privilegiato per trovare il Signore;
- Diffondere la devozione al Cuore Immacolato di Maria.
- Onorare San Giuseppe.
Diac. Francesco Giglio