Diaconato a Salerno

BREVE  STORIA  DEL  DIACONATO  A  SALERNO
Per non dimenticare”
A 46 anni dalla nascita del Diaconato a Salerno

Quando  nel 1974 nasceva a Salerno il desiderio di ripristinare il ” Diaconato Permanente ” nessuno avrebbe potuto auspicare,  che lo Spirito Santo potesse produrre in quarantasei anni tante scintille di operosità.

Parlare del Diaconato (Permanente o uxorato) nella nostra Arcidiocesi e non andare alla ricerca delle persone che hanno realizzato questo straordinario evento, significa non creare e conservare una memoria storica dei fatti.

La persona che maggiormente ha contribuito a far nascere e maturare tante vocazioni è stato Mons. Alfonso Tisi.

Con Mons.Tisi, il Diaconato avviò a Salerno i suoi primi passi, dopo che  in Diocesi negli anni 1973/77 era arrivato il vento della primavera del Concilio con tutte le sue novità ed i suoi documenti. Accadde proprio che nel 1977 che il seme del Concilio cominciò a fiorire facendo nascere in alcuni ambienti e specialmente nell’Azione Cattolica la necessità di aprire la Chiesa locale ai ministeri laicali e al Diaconato. Lo studio dei Documenti del Concilio portò alla presa di coscienza, da parte di alcuni di noi  rimasti fedeli alla finalità associativa dell’A.C.I., di essere nel mondo testimoni di una scelta “religiosa” che si opponeva a quella “sociale” che prevedeva una militanza politica. E’ giusto quindi ricordare l’Ing. Alfonso Romano, che si fece portavoce di questa nuova svolta voluta dal Concilio. Conseguentemente si fece strada l’idea di un laicato che, oltre a far proprio la missione della Chiesa, divenisse esso stesso impegno di servizio alla Parola, alla Liturgia e alla Carità. Si posero quindi le basi su cui dal 1977 in poi sarebbe nato a Salerno il cammino per il discernimento e la formazione dei Ministeri laicali e del Diaconato (permanente o uxorato).

Dopo una formazione triennale dall’82 all’85, vennero istituiti  i primi Lettori e Accoliti ed ordinati i primi  Diaconi (tutti uxorati). Il 1985 fu l’anno in cui la Chiesa di Salerno si arricchì di due Lettori, sedici Accoliti e otto Diaconi.

Cominciava così l’esperienza del Diaconato Permanente non solo in Diocesi,  ma in tutta la Regione Campania.  La nostra Chiesa locale diveniva il laboratorio del Diaconato in Italia, dopo Reggio Emilia e Torino. Ritengo sia doveroso ricordare gli iniziatori di questo cammino: don Alberto Altana a Reggio Emilia, il Cardinale Michele Pellegrino a Torino, il Cardinale Corrado Ursi a Napoli, Mons. Gaetano Pollio e Mons. Guerino Grimaldi a Salerno. Non possiamo fare a meno di rivolgere un commosso pensiero, specialmente ai trentadue Diaconi che oggi non sono più tra di noi.

Tanti nomi, tanti volti, tante storie, ma  immagine unica della variegata Comunità Diaconale. Nella singolarità e nell’individualità tutti hanno, anche se con diversità, interpretato, vissuto e realizzato la storia del Diaconato a Salerno. In questa carrellata di ricordi non può mancare il caro Mons. Alfonso Tisi, nostro padre, amico difensore e scopritore di tutte queste vocazioni.

Dalla scelta solitaria di don Benito Rizzo, nel 1975, e dalla richiesta inoltrata da Don Alfonso Santamaria, parroco della parrocchia di S. Eustachio di Salerno, nasceva la volontà di S.E. Mons. Gaetano Pollio di restaurare il Diaconato come voluto dal Concilio Vaticano II. Nel mese di marzo del 1980, nella cappella del seminario arcivescovile in Piazza Plebiscito, Benito Rizzo veniva istituito Lettore; il 21 giugno del 1980, in San Mango Piemonte, Accolito ed infine il 5 ottobre del 1980 ordinato Diacono nella parrocchia di S. Eustachio in Salerno per l’imposizioni delle mani di S.E. mons. Gaetano Pollio. Dopo qualche anno nel 1982, con l’arrivo a Salerno di S.E. Mons. Guerino Grimaldi, nasceva, nel 1984 la “Scuola di formazione per i Ministeri Laicali e per il Diaconato permanente”. Dopo un biennio di approfondimento, dal 1974 al 1976, di conoscenza dei documenti conciliari e l’incontro con la Comunità di Reggio Emilia e don Alberto Altana, cominciava a Salerno il cammino Diaconale per laici coniugati.

Nel 1982, il primo gruppo, composto da ventitre Aspiranti, iniziava la formazione con un incontro periodico nella cripta del Duomo; dal 1983, ogni sabato, nelle aule dell’I.S.R. (Istituto Scienze Religiose) allocate nell’ex seminario in Piazza Plebiscito. Il corso prevedeva un primo anno propedeutico ed un triennio di approfondimento. Al termine di ogni anno bisognava presentare una tesina di sintesi degli studi fatti, e al termine del corso una tesi su un tema fisso assegnata da mons. Tisi. Il 7 gennaio dell’anno 1984 vennero istituiti i primi sette Lettori. Gli stessi vennero istituiti Accoliti il 30 giugno del 1984. nella stessa data vennero istituiti sedici Lettori.

La domenica del 3 febbraio 1985 nella cattedrale di Salerno venivano istituiti: due Lettori, sedici Accoliti e ordinati otto Diaconi.

In questa circostanza prendeva corpo la Comunità Diaconale nella nostra diocesi.

Negli anni a seguire si sono succedute altre istituzioni e ordinazioni. Nel mese di marzo del 1994, S.E. Mons. Pierro, approvava e promulgava lo Statuto-Regolamento che era stato oggetto di studio e di approfondita preparazione per ben due anni. Con l’entrata in funzione dello Statuto-Regolamento nasceva la “Comunità Diaconale” composta da Aspiranti, Lettori, Accoliti e Diaconi e la figura del Delegato Vescovile e del Coordinatore Diaconale. Per l’occasione l’Arcivescovo nominò Mons. Tisi “Delegato Vescovile” e il sottoscritto “Coordinatore Diocesano”.

Tra le tante finalità volute da Mons. Tisi spiccano: la nascita della Scuola per i Ministeri Laicali e per il Diaconato; i corsi di Esercizi Spirituali tenuti dai Padri Gesuiti e soprattutto dall’amato P. Cesare Colamartino, dai Gesuiti a Capodimonte e a Posillipo, dai Padri Redentoristi a Ciorani e dai Padri Francescani a Bracigliano.

L’ultimo nostro incontro a Bracigliano nel 1987 avvenne quando uno dei nostri “padri spirituali” venne elevato alla dignità episcopale e così Mons. Illiano Gioacchino da nostra guida divenne Pastore della Diocesi di Nocera-Sarno.

Mons.Tisi profondamente innamorato del suo sacerdozio ci ha trasferito soprattutto il profondo senso dell’obbedienza nei confronti dei nostri Arcivescovi.

Mons. Pollio, ordinò un solo Diacono permanente. Mons. Grimaldi ha ordinato cinquantuno Diaconi. La vita della Comunità prosegue con Mons. Gerardo Pierro, che ha mostrato molta attenzione al Diaconato permanente ed ha ordinato ventiquattro Diaconi. Per questi  ha voluto la formazione presso l’ISSR e ha fatto prosperare la Comunità Diaconale dando ad essa una Sede e approvando lo Statuto-Regolamento  (anticipando quando stabilito poi nel “Direttorio per il Ministero e la vita dei diaconi permanenti” del 22/02/1998)  Ha istituito la Commissione diaconale, la figura del Delegato vescovile e del Coordinatore diaconale. Sotto la guida di questi due insigni pastori è nato e si è consolidato il cammino di “formazione diaconale“.

Mons. Tisi era solito ricordarci, che la Chiesa come Madre e Maestra ha spesso tempi molto lunghi, per cui l’importante era

lavorare per creare una nuova mentalità e soprattutto un nuovo rapporto tra i tre gradi dell’Ordine Sacro: Diaconato, Presbiterato, Episcopato.

Il cammino della Comunità, non è stato sempre facile e molte sono state le amarezze e le difficoltà.

Quando il Signore stabilì i tempi, la proposta fatta a don Giuseppe Greco venne accolta positivamente dallo stesso, e quando si fece il suo nome al nostro Pastore questi accettò nominandolo Vice-Delegato per il Diaconato. In questo modo finalmente riprendeva vita la Comunità Diaconale avendo un Delegato Vescovile ed un Coordinatore con le loro specifiche competenze in ossequio allo Statuto-Regolamento.

Mons. Tisi è tornato alla casa del Padre il 2 giugno del 2005. Il cammino della Comunità, se pur lento, ha progredito scandendo, senza volere, i ritmi ed i tempi della nostra Chiesa locale. Sono cambiate molte cose nella nostra Diocesi. Molti sono tornati alla Casa del Padre, altri sono arrivati o sono in formazione.

Restano però nel ricordo tutte quelle persone che si sono adoperate per far crescere e maturare queste vocazioni laicali. Ringraziamo il Signore, perché per l’opera amorosa di mons. Pollio, di mons. Grimaldi, Mons. Pierro e Mons. Moretti, la presenza dei Diaconi nella realtà diocesana è cresciuta.

La Chiesa Italiana ha contribuito con il suo Magistero ed i suoi Documenti a ribadire e codificare i ruoli ed i compiti dei Diaconi (Permanenti) nella Chiesa cattolica.

Anche la nostra Comunità Diaconale ha vissuto il travaglio della novità, dell’esperienza e della provvisorietà. Inizialmente per la formazione degli Aspiranti venne istituito un corso triennale poi modificato in quadriennale. In seguito furono aggiunti gli esami a fine anno fino  ad arrivare all’obbligo di frequentare l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR). Certamente si sarebbe potuto fare di più e meglio, ma come tutte le cose di questo mondo, il tempo nel suo lento scorrere migliora, affina, cambia e cura.

Tra le tante modifiche sopraggiunte è il caso di ricordare le scelte anticipatrici fatte dalla nostra Comunità, che il linea con il Magistero della Chiesa, già anni addietro iniziò un serio cammino di formazione teologica, pastorale e spirituale. Di questo cammino hanno beneficiato anche alcune Diocesi limitrofe.

I ritiri mensili, gli Esercizi Spirituali, gli incontri di preghiera e di preparazione ai periodi forti dell’Anno Liturgico; il servizio silenzioso a molte comunità parrocchiali e religiose; l’animazione di incontri di preghiera; la scelta coraggiosa di far nascere una Comunità Diaconale; il servizio alla carità, alla Parola; l’adozione di un seminarista ed i vari servizi resi in occasioni particolari:  il 2 novembre al cimitero e, durante il periodo pasquale  le benedizioni alle famiglie; la collaborazione con gli Uffici Caritas, Liturgia e Pastorale della Salute, restano punti qualificanti che pongono la Comunità in sintonia con una Chiesa “tutta ministeriale” e al servizio dei fratelli.

In questo cammino la Comunità ha avuto il sostegno e l’aiuto di tanti sacerdoti, religiosi e religiose. Questa parte della storia del

diaconato appartiene al passato; il presente è segnato dall’arrivo, il12/09/2010 del nuovo Pastore Mons. Moretti.

Come avviene da sempre in tutte le successioni diverse cose sono cambiate e per quanto riguarda il Diaconato a Salerno si registrano alcune variazioni: la separazione dalla Comunità Diaconale e la nascita del cammino di formazione dei Ministri istituiti (Lettori e Accoliti) e l’istituzione della Scuola per Ministeri Laicali  (apposito triennio da frequentarsi presso l’ISSR) facente parte dell’organigramma dell’Ufficio Liturgico Diocesano con un suo proprio Responsabile; la riconferma della formazione teologica-pastorale degli Aspiranti al Diaconato affidata all’ISSR mentre la formazione spirituale al Delegato Vescovile per il Diaconato; l’assegnazione dei Diaconi ordinati alle Parrocchie o agli Enti della diocesi da parte del Vescovo stesso.

Mons. Moretti ha ordinato ventiquattro diaconi di cui tre, su sua delega, ordinati da Mons. De Rosa che è sempre stato vicino alla nostra comunità sia come formatore che come Direttore dell’I.S.S.R.

Tutto quanto detto, appartiene al passato, l’oggi della nostra Comunità, continua con l’arrivo, il 6 luglio 2019, del nostro nuovo Arcivescovo, il quale sicuramente aggiungerà altre pagine alla nostra storia sia comunitaria che ecclesiale.

Diac. Francesco Giglio